"Perché la conoscenza ancestrale non sia relegata al solo ambito della foresta, e serva come supporto, incentivo, terapia e ispirazione per curare l'anima di qualsiasi popolo"
➔ Uscire dalla foresta ed entrare nel mondo dei Bianchi significa aprire la possibilità per uno scambio costruttivo e necessario, con l'intento e la missione di contribuire ad una crescita della coscienza collettiva sulla relazione che lega noi tutti esseri viventi alle stesse leggi universali.
Perché la medicina spirituale ci insegna e prova che nel mondo visibile interviene anche il mondo invisibile, a prescindere dal nostro grado di consapevolezza, ed è necessario rispettarlo vivendo in armonia tra esseri umani e nell'ambiente che ci sta accogliendo e dando la vita.
La cura con la ricerca del vero herisãrõ è la chiave che può armonizzare questi mondi, e riportare noi e l'ambiente in salute.
L'Associazione Umuri Diró Mahsã é stata fondata nel 2008 dal pajé Raimundo Kissibi Kumu insieme alla sua famiglia e gruppo, con l'obiettivo di mantenere viva e divulgare la cultura Dessana alla quale appartengono e attraverso l'associazione rendere il proprio operato visibile e riconosciuto. Da allora l'Associazione è stata sempre pronta a mostrare e difendere la propria cultura e tradizioni pur dovendo affrontare sfide non sempre facili da parte della cultura occidentale predominante e del sistema che impone quanto alla visione del mondo e della realtà, escludendo tutto ciò che non conosce o riconosce.
Nel 2014 è stato fondato il progetto di sviluppo sostenibile Floresta Cultural Herisãrõ in Amazzonia per permettere di poter raccontare la storia e il mondo questa volta dal punto di vista indigeno, e non occidentale, un progetto basato sulla condivisione del sapere durante esperienze dirette e percorsi di conoscenza.
A partire da giugno 2020 si è aggiunta una nuova realtà con lo scopo di rafforzare e diffondere il lavoro e l'intento finora perseguito e continuare il lavoro che è stato iniziato, contando sull'interesse e il supporto del mondo fuori, ed è così stata costituita in Italia, con base in Umbria, l'Associazione Culturale Herisãrõ.
L’Associazione Culturale Herisãrõ si pone, quale proprio scopo, quello di ➔ promuovere, ➔ conservare e ➔ difendere, al fine di mantenerla viva, la cultura ancestrale indigena della foresta amazzonica, con particolare riferimento all’etnia Dessana e al clan cui appartiene, affinché le pratiche e il sapere ad essa legati possano continuare a trasmettersi.
Il Presidente dell'Associazione ASIUDM in Brasile e dell'Associazione Culturale Herisãrõ in Italia è Regis Myrupu (registrato col suo nome anagrafico, e non il nome indigeno).
➔ ART. 2
L'associazione si pone quale scopo quello di promuovere, conservare e difendere, al fine di mantenerla viva, la cultura ancestrale indigena della foresta amazzonica, con particolare riferimento all’etnia Dessana e al clan cui appartiene, affinché le pratiche e il sapere ad essa legati possano continuare a trasmettersi.
L’Associazione ne promuove la conoscenza e la valorizzazione in modo che essa sia funzionale allo sviluppo di un nuovo approccio e visione dell’essere umano e della natura, offrendo una nuova prospettiva sulla necessità di equilibrio del mondo, dell’ambiente, dell’uomo e delle loro interrelazioni di reciproco rispetto e connessione, al fine di contribuire al raggiungimento di uno stato di benessere interiore dell’essere umano stesso e di coscientizzazione.
Basata sul principio del diritto di sopravvivenza e di autoaffermazione culturale, l’Associazione, inoltre, si fa portavoce diretto della realtà socio-culturale dei popoli indigeni dell’area amazzonica, e si prefissa di rappresentare essa stessa un ponte di informazione, difesa, dialogo, confronto e scambio tra la cultura indigena della foresta amazzonica e la cultura cosiddetta occidentale, in modo da rendere il sapere della prima fruibile ed applicabile a quest’ultima, oltre che favorire una crescita reciproca.
➔ ART. 3
Il raggiungimento degli scopi associativi è attuato attraverso incontri individuali o di gruppo, privati e anche pubblici, mostre/esposizioni di artigianato, di manufatti, di artefatti e prodotti di origine o ispirazione indigena e/o amazzonica, arte, musica, foto, video, editoria, pubblicazioni, materiale o attività didattica in genere e rituali tradizionali legati alla cultura di cui all’art. 2.
Il raggiungimento degli scopi passa anche attraverso la promozione del turismo etnografico e responsabile, al fine di permettere scambi culturali fra le due civiltà; questo, anche, in ottica di promozione di progetti di sviluppo socio-culturale in Amazzonia.
Al fine di facilitare il raggiungimento degli scopi l’Associazione può formulare accordi con altre associazioni, enti pubblici o privati, università e comunque con entità che diano rilievo ai temi socio- culturali legati in particolare all’Amazzonia, alla causa indigena, ai temi ambientali, al tema dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile.
➔ ART. 4
L’Associazione si finanzia attraverso le quote associative, che devono essere pagate da tutti gli associati secondo le scadenze stabilite e le determinazioni del Consiglio direttivo, attraverso i proventi delle attività svolte e attraverso la cessione di prodotti realizzati e assemblati che svolgono la funzione di promozione istituzionale e culturale e di perpetuazione delle pratiche e del sapere indigeno. L’Associazione si finanzia anche attraverso i lasciti, oblazioni, donazioni e contributi comunque denominati aventi il fine del conseguimento delle finalità associative.